CONOSCERE...." TRILOGIA NUTRIZIONALE "



Un Nuovo e Innovativo metodo che cambierà

la tua Vita!

Finalmente ADDIO all'OBESITA' e all'effetto YO-YO

Salute e Benessere.....
.....con gusto e sfiziosita'



















mercoledì 28 novembre 2012


CORSO DI CUCINA NATURALE                    

Arriva il corso di cucina Naturale secondo il metodo  "Trilogia Nutrizionale"

                                     1 incontro 
conoscenza e uso , delle farine, prodotti da forno e preparazione torte biscotti, pane ed altre golosita’ il tutto senza avere il timore di ingrassare o nuocere alla propria   salute!
Per far partire il corso sono necessarie almeno 8-­10 adesioni
(per laboratorio)
Gli incontri saranno una volta al mese nella giornata del SABATO orario da concordarsi a partire da GENNAIO 2013.
I laboratori sono indipendenti e ci si puo’ iscrivere al singolo incontro a seconda dell’ argomento d’interesse.


PER CHI FOSSE INTERESSATO CHIEDO CORTESEMENTE UNA PRIMA ADESIONE DI CONFERMA via mail a trilogianutrizionale@virgilio.it
PER ULTERIORI INFORMAZIONI chiamare il numero 3493621709

mercoledì 21 novembre 2012

E PER CHI HA FACE BOOK....CERCATE...



                   Trilogia Nutrizionale !  
              come dire addio all'obesità!

                     nutrirsi in salute con

           consigli , ricette e suggerimenti!

martedì 6 novembre 2012

IL SAPORE DEI PRODOTTI GENUINI..INIZIAMO DA CASA...

ECCO FATTO PRONTO L'IMPASTO PER IL PANE CASERECCIO! CON FARINA INTEGRALE DI KAMUT E GRANO DURO!!! MMMM CHE PROFUMINO!!!!

lunedì 5 novembre 2012

lunedì 22 ottobre 2012

DOLCETTO O SCHERZETTO????

LA TORTA DELL'AUTUNNO...SANA GENUINA MA SOPRATTUTTO GOLOSA!!!! TORTA CON FARINA DI GRANO SARACENO CON PERE E CIOCCOLATO!!!

ZUCCA NON SOLO HALLOWEEN!!!!



OTTOBRE IL MESE DELLA ZUCCA RICCA DI VIT. A E BETA CAROTENE OTTIMA PER LA PELLE E COME ANTI OSSIDANTE! LA RICETTA DI QUESTA SERA: MEZZE PENNE DI KAMUT TRAFILATE A BRONZO CON ZUCCA , POMODORINI SECCH DELLA SICILIA I E PINOLI TOSTATI! SANA E GUSTOSA!!!!!

venerdì 19 ottobre 2012


GLI ANTIBIOTICI A TAVOLA- Il Corriere della Sera in un articolo del 3 marzo 2010 riportava che ogni anno un consumatore medio di carne ingerisce a sua insaputa quasi 9 grammi di antibiotici, l’equivalente di quattro terapie antibiotiche.

Se si considera che per produrre un kg di carne vengono impiegati circa 100 mg di antibiotico, non si può ignorare la possibilità che, qualche volta, i farmaci antibiotici possano restare nei tessuti animali fino ad arrivare nel piatto.

QUALI SONO I RISCHI PER LA SALUTE?- Secondo l’European Food Security Authority capita spesso chetramite la carne l’uomo venga a contatto con batteri immuni agli antibiotici e ciò potrebbe provocare alla lunga alcuni disturbi intestinali insieme al rischio della totale inefficacia di alcuni antibiotici, qualora vi fosse la necessità.

In pratica a causa dell’uso massiccio di antibiotici negli allevamenti intensivi, la maggior parte dei batteri vengono sconfitti ma qualche piccolo superbatterio, resistente agli antibiotici, sopravvive per poi diffondersi nella carne.

Di conseguenza, una volta ingerita la carne, soprattutto se non ben cotta, il consumatore può incorrere in qualche malattia e avere notevoli difficoltà a sconfiggerla tramite i comuni antibiotici, proprio a causa della resistenza di alcuni batteri alle cure antibiotiche, rischiando così conseguenze fatali.

Tra i batteri che hanno sviluppato resistenze agli antibiotici annoveriamo: la Salmonella, lo Staphylococcus aureus, il Campylobacter coli e l’Escherichia coli che provoca colite emorragica e insufficienza renale.

La resistenza agli antibiotici è motivo di preoccupazione nella comunità scientifica e tra i responsabili delle politiche, proprio perché la possibile e conseguente inefficacia dei trattamenti diretti contro determinati batteri, rappresenta un grave rischio per la salute pubblica e un peso in più che va a gravare su un sistema sanitario già in affanno, un po’ in tutto il mondo, per le ingenti spese che si trova a sostenere.

Tuttavia, vista l’importanza della sicurezza alimentare, le autorità responsabili delle politiche hanno il compito di individuare ogni potenziale rischio per i consumatori e di ridurre, tramite azioni di controllo, il rischio associato allo sviluppo di resistenza agli antibiotici, così da garantire quanto più possibile la sicurezza e salute dei consumatori.

mangimi

MEGLIO IL BIOLOGICO?
- Secondo una ricerca effettuata dalla rivista tedesca Öko-Test sulle percentuali di antibiotici che si utilizzano negli allevamenti di tacchini, sulle conseguenze che ciò comporta e sulle pessime condizioni in cui vengono alloggiati e trattati gli animali, cui spesso, per questioni di spazio, vengono amputate le ali e il becco subito dopo la nascita,  sarebbe certamente meglio rinunciare alla carne “convenzionale” preferendole quella  biologica.

Negli allevamenti biologici, comunque non immuni all’uso di antibiotici anche se il trattamento può avvenire una sola volta, gli animali possono stare all’aperto, hanno maggior spazio a disposizione e mangimi di qualità nettamente superiore, quindi la carne è molto più sicura.

COME COMPORTARSI PER PROVARE A RIDURRE QUESTO FENOMENO?- Nonostante in Europa e nel nostro Paese esistano divieti di utilizzo di antibiotici per favorire la crescita degli animali da allevamento, è scontato che finché ai divieti non seguiranno severi controlli, gli allevamenti continueranno, senza troppi problemi, a non rispettare le regole.

I consumatori dal canto loro, soprattutto oltre i confini europei, possono dare un contributo significativo, per porre fine all'uso di antibiotici sugli animali, facendo la spesa presso le macellerie e i supermercati che vendono solo carne non allevata con gli antibiotici o, in ogni caso,  affidandosi alle etichette alimentari e prestandovi grande attenzione, possono scegliere di acquistare il prodotto biologico, scartando quello convenzionale.

I supermercati, invece, potrebbero basare la loro politica aziendale sulla scelta di vendere solo prodotti biologici evitando di acquistare la carne di animali nutriti con antibiotici.

Anche la Commissione per l’Agricoltura si sta muovendo a riguardo, infatti, ha proposto alcune linee guida che prevedono una corretta analisi dei dati relativi alla vendita di antibiotici per uso veterinario, una maggiore ricerca sulle alternative esistenti all’uso di antibiotici negli allevamenti, un necessario monitoraggio della resistenza agli antibiotici negli animali e, soprattutto, una migliore formazione e informazione dei veterinari e degli agricoltori.

lunedì 7 maggio 2012

RADIO REPORTER, LA RADIO DEL CUORE!

UN'ESPERIENZA, COMUNICATIVA, CREATIVA E INDIMENTICABILE.
ABBIAMO AFFRONTATO TANTI ARGOMENTI, DATO MOLTI CONSIGLI E SUGGERIMENTI, INVENTATO O RIVISTO RICETTE , PER OGNI ESIGENZA ED ETA'.
SPERO CHE TUTTI COLORO CHE HANNO SEGUITO FEDELI ED INTERSSATI, FARANNO TESORO DI TUTTI GLI ARGOMENTI AFFRONTATI!

RADIO REPORTER LA RADIO CHE MI RIMARRA' NEL CUORE!

mercoledì 18 aprile 2012

RACCOMANDAZIONI PRE E MENOPAUSA

Il periodo della pre-menopausa e l’insorgenza
della menopausa è il momento in cui le donne vanno incontro a un aumento del
peso, spesso sfociando in obesità conclamata. Ciò avviene perché in tale
periodo, le donne affrontano le conseguenze dell’ipoestrogenismo, in aggiunta
alle alterazioni endocrino-metaboliche peculiari dell’obesità, esponendosi cosi
alle relative complicanze cardiovascolari tipiche delle alterazioni del quadro
lipidico, dell’assetto coagulativo e dell’insulino resistenza ; ma il fenomeno
più caratteristico di questo periodo è l’osteoporosi dovuto alla riduzione estrogenica,
in cui si assiste alla demineralizzazione dell’osso che diviene quindi più
fragile ed esposto a rischi di fratture.
Fattori che possono aumentare il processo sono:
·
Ridotta concentrazione di vit.D
·
Aumentata attività del paratormone (PTH)
·
La ridotta formazione ossea

Sulla base dei tuoi dati e dei tuoi valori
rilevati attraverso l’analisi antropomentrica e dell’ematocrito, in particolare
il valore del colesterolo,ti suggerisco alcune indicazioni da seguire nella
fase della pre-menopausa in modo da affrontare più serenamente la fase
successiva
Lo studio di prevenzione si basa su quattro
obbiettivi che riguardano lo stato nutrizionale e lo stile di vita:

1. evitare che il
bilancio del calcio diventi negativo.

Tale assunzione deve essere garantita giornalmente
da cibi ricchi di calcio, altra fonte da non sottovalutare è l’acqua che
consumiamo quotidianamente quest’ultima per fornire un’adeguata quantità di
calcio deve contenere almeno 300mg/l.Pivilegiare le proteine animali,
sottoforma di pesce, che oltre a dare un’apporto essenziale di acidi grassi
polinsaturi a,
hanno la
capacità di antagonizzare la perdita di clacio grazie all’elevato contenuto di
fosforo posseduto.
Da evitare assolutamente alcune fibre contenenti
acido fitico e acido ossalico contenute nella crusca
di grano,hanno la capacità di impedire l’assorbimento intestinale
del calcio contenuto negli alimenti.
Da evitare la caffeina, è stato infatti dimostrato
in alcuni studi che quest’ultima aumenta
la perdita del calcio attraverso i reni e l’intestino


2. Garantire un
buon apporto di vitamina D

Ciò può avvenire
attraverso una corretta alimentazione di pesce e cereali ma anche attraverso
una regolare esposizione ai raggi solari. Infatti nell’uomo la provitamina D è
sintetizzata dall’organismo nella pelle dove
l’irradiazione solare trasforma la provitamina D in vitamina D forma
utilizzabile.
Le sue funzioni sono:
·
aumenta la fissazione del calcio e del
fosforo nelle ossa
·
aumenta l’assorbimento intestinale del
calcio e del fosforo
·
riduce l’eliminazione fecale del calcio e
del fosforo

ALIMENTI IN CUI POSSO TROVARE LA VIT. D: in genere
sono prodotti di origine animali come:pesce d’acqua salata come l’aringa, il
salmone,le sardine, olio di pesce di fegato di merluzzo.


3. evitare
l’eccesso di peso
il peso in eccedenza
svolge un effetto negativo sul processo osteoporotico e su quello atrosico

4.
svolgere tutti giorni 35-40min. di cyclette


Per
l’assorbimento e la funzionalità del calcio oltre alla vit.D sono
indispensabili la vit. A e la vit.C _ magnesio e fosforo
Il fabbisogno giornaliero nutrizionale è di 1200 _ 1500 mg.in assenza
di terapia. Il calcio è presente abbondantementenei seguenti alimenti:
·
acciughe sgocciolate
·
pesce azzurro
·
tofu
·
broccoli
·
rucola
·
prezzemolo
·
rapa
·
agretti
·
biete
·
cicoria
·
cardi
·
mandorle
·
noci
·
pistacchi
·
legumi

Puoi
già cominciare a colazione, utilizzando i cereali pronti per colazione, o il
latte di riso o di soia arricchiti con calcio. Ancora per la colazione ma anche
durante i pasti o come snack puoi utilizzare la frutta secca, soprattutto le
mandorle, e di semi di sesamo: sgranocchiati, unirti a minestre o insalate e
infine spalmati sul pane come crema (di mandorle o il tahin di sesamo). Assumi
regolarmente a pasto legumi, che sono ricchi di calcio, soprattutto i fagioli
di soia o i suoi prodotti (tofu, tempeh, analoghi della carne a base di soia).
Ricordati che la verdura a foglia verde (lattuga, bieta, rucola, indivia) e
quella della famiglia del cavolo (broccolo e cavoli vari) è molto ricca di
calcio: utilizza regolarmente questa verdura, ogni stagione ne fornisce di
fresca! Anche la frutta seccata, soprattutto i fichi, possono aiutarti a
soddisfare il tuo fabbisogno giornaliero di calcio. Alcune marche di succhi di
frutta sono addizionate con calcio: leggi l'etichetta per conoscere il
contenuto di calcio di questi prodotti, ma non ricorrere regolarmente a questi
prodotti come fonti di calcio. Anche le acque minerali a elevato contenuto di
calcio (oltre 300 mg/L) e povere di sodio (inferiore a 50 mg/L) costituiscono
un'ottima fonte di calcio supplementare facilmente assimilabile. Bere 1.5-2 litri di acqua al giorno,
preferibilmente fuori pasto, fornisce una quantità di calcio di almeno 450-600
mg solo a partire da questa fonte. I cibi ricchi di calcio aiutano a mantenere
la massa ossea durante il ciclo vitale, ma è a tutt'oggi controverso se questo
si traduca realmente in una migliore salute dell'osso e in una riduzione del
rischio di osteoporosi. Il consumo di cibi ricchi di calcio durante l'infanzia
e l'adolescenza è tradizionalmente ritenuto indispensabile per lo sviluppo
dello scheletro e dei denti, ma da studi recenti sembra che il parametro di
maggior importanza per l'osso sia l'esercizio fisico. Perché il metabolismo del
calcio si svolga correttamente è inoltre necessario che l'organismo disponga di
quantità adeguate di vitamina D. Questa vitamina è scarsa in tutti i tipi di
dieta, a meno di non mangiare cibi fortificati. Molte marche di cereali per la
colazione e di latte di soia o di riso sono addizionate con vitamina D.
Comunque, l'organismo è in grado di produrre vitamina D quando la pelle è
esposta al sole (alla nostra latitudine è sufficiente l'esposizione di volto e
le mani, per 20-30 minuti per 2-3 volte alla settimana).

IL magnesio
è contenuto:frutta secca ,mandorle, crostacei, soya.

Il fosforo è contenuto in
ordine decrescente nei seguenti alimenti:
·
lievito di birra
·
la maggior parte dei formaggi (in questo
caso da evitare)
·
baccalà
·
ceci
·
fagioli
·
lenticchie
·
piselli secchi

mercoledì 4 aprile 2012

E CON QUESTI CONSIGLI AUGURO A TUTTI UNA BUONA PASQUA!!!

E NON DIMENTICATE...... VESCOR IN SALUS!!!!!
...............NUTRIRSI IN SALUTE!!!!!

Menu di pasqua dietetico

Antipasto

Carpaccio di zucchine
Ingredienti per 4 persone

8 zucchine
succo di 2 limoni
sale q.b.
olio extravergine di oliva
scaglie di pecorino


Preparazione;
Lavate, asciugate e spuntate le zucchine. Affettatele a fette
sottilissime con tutta la buccia e disponetele a strato unico in un vassoio
d’acciao. Irrorate le zucchine con il succo del limone e salate leggermente.
Lasciate macerare per un’oretta. Fate colare il succo di limone, aggiungete un
filo d’olio e scaglie di pecorino.

Primo piatto

RISOTTO BASMATI INTEGRALE CON ASPARAGI

Ingredienti per 4 persone
500 g di asparagi
280 g di riso basamti integrale
olio extravergine d’oliva
1 cipollotto
brodo vegetale q.b.
Gherli di noce
formaggiO PECORINO

Preparazione
Fate soffrigere in una padella il cipollotto affettato
sottilmente, e aggiungete gli asparagi
lavati e spuntati. Da parte, fate imbiondire con una noce di burro il
cipollotto affettato in un altro tegame e aggiungete il riso poco alla volta,
allungando con il brodo vegetale.
Continuate fino a cottura ultimata e aggiungete gli asparagi per
ultimo. In questo modo, l’amido del riso renderà il piatto molto cremoso senza
la necessità di aggiungere panna o besciamella, che fanno lievitare
notevolmente l’apporto calorico. Completata con una spolverata di parmigiano
prima di serviere a tavola e i gherli di noce tritati.

Secondo piatto
INVOLTINI DI POLLO CON CRESCIONE E CURCUMA

Ingredienti per 4 persone
4 Fette di petto di pollo
2 cespi di crescione
cubetti pecorino
farina di kamut
sale q.b
buro di soia
vino bianco
noce moscata
parmigiano grattugiato

Preparazione
Spuntate il crecione, lavatelo sotto l’acqua corrente ed asciugatelo con carta assorbente.
Disponete le fettine di pollo su una spianatoia, mettetevi sopra le scaglie di ecorino, e il crecsione preventivamente cotto in padella, una grattatina di noce moscata. Avvolgete le fettine di pollo e chiudetele con gli stecchini sui due lati.
Mescolate in un piatto la farina con un po’ di sale ed infarinatevi gli involtini,
spolverandovi un po di curcuma.
Fate scaldare una noce di burro di spia in una padella
antiaderente e fatevi rosolare gli involtini. Sfumate con il vino bianco e
aggiungete poi 1 bicchiere di acqua calda con un pizzico di brodo vegetale in
polvere e fate addensare con coperchio.

Desser

CUPCAKE LIGHT AI MIRTILLI

250 g di farina di kamut
300 g di mirtilli
150 g di zucchero di canna
65 ml di olio
125 ml di latte di
soya
125 g di yogurt di soia
1 uovo
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
1 bustina di vanillina
1 pizzico di bicarbonato di sodio
4 cucchiai di marmellata di lamponi
o mirtilli

Preparazione
Sbattete al mixer zucchero di canna e olio fino ad ottenere un composto
soffice e cremoso. In una ciotola sbattete l’uovo con lo yogurt, la marmellata
di lamponi, il latte e la vanillina. Aggiungete la farina, il bicarbonato, il
lievito e un pizzico di sale, mescolate gli ingredienti poi inserite il
composto a base di yogurt precedentemente ottenuto e metà dei mirtilli.
Continuate a frullare il tutto fino ad ottenere una crema
morbida e omogenea. Ora unitevi 100
g. di mirtilli e mescolate delicatamente. Distribuite il
preparato nei pirottini e cuocete per circa 30 minuti nel forno preriscaldato a
180 gradi. Lasciateli raffreddare e decorateli a piacere con i mirtilli
rimasti.

Menu di Pasqua per chi è a dieta e vuole risparmiare i cuccioli d'agnello!!!


Pasqua è oramai alle porte, ma quando arrivano le feste il rischio di vanificare gli sforzi fatti per dimagrire, tra piatti buonissimi,ma ipercalorici, e golose uova di ciccolata, è piuttosto alto! Resistere alle tentazioni, si sa, non è cosa facile, tuttavia, seguendo qualche piccolo accorgimento e adottando un menù ad hoc eviteremo i classici eccessi alimentari.

Il primo consiglio per limitare i “danni”, è quello di mangiare sì, ma porzioni ridotte.
La tradizone culinaria vuole l’agnello e il capretto come protagonisti della tavola, direi assolutamente da bandire!!!!
Intingoli vari, panna, burro e besciamella, sono condimenti da evitare assolutamente, poiché ricchi di grassi saturi.
Da limitare, invece, la colomba, che a dispetto di quello che sembra, è un dolce tutt’altro che leggero e ha un apporto calorico del tutto simile al panettone.
Un pezzettino, sarà più che sufficiente.
Lo stesso discorso, chiaramente, vale anche per le uova di cioccolata.
Un quadratino, meglio se fondente, non fa male.
Cibi che riducono lo
stress


Lo stress fa parte della vita moderna. Lavoro, impegni familiari, gestione
della casa, persino mantenere delle amicizie o una storia d’amore viva, spesso
appesantiscono la nostra esistenza con tensione che si accumula e nuoce al
nostro equilibrio psico-fisico.
Spesso è proprio lo stress a farci rimpinzare di snack e cibi poco sani. Al
contrario, l’alimentazione dovrebbe essere un nostro alleato nella
lotta allo stress. Alcuni alimenti, più di altri,
aiutano a far sciogliere la tensione che si è accumulata e a
farci provare sollievo, mangiando. Sembra un sogno, eppure sono alimenti comuni
che spopolano nella nostra dispensa.
VEDIAMO QUALI SONO:
Arance.
Uno studio tedesco pubblicato dalla rivista di divulgazione scientifica
Psychopharmacology ha dimostrato che la vitamina C aiuta a ridurre lo stress e
la pressione sanguigna e fa ritornare il cortisolo a livelli normali dopo una
situazione stressante. La vitamina C è altresì nota per l’apporto benefico che
fornisce al sistema immunitario.
Patate dolci.
Le patate dolci possono essere particolarmente utili contro lo stress perché
sono in grado di soddisfare il desiderio sia di carboidrati che di dolci che
nasce quando si è sotto stress. Esse sono ricche di beta-carotene e di altre
vitamine, nonché di fibra che aiuta il corpo a metabolizzare carboidrati in
maniera lenta e costante.
Albicocche secche.
Le albicocche sono ricche di magnesio, che è un ottimo anti-stress e un
rilassante muscolare naturale.
Mandorle, pistacchi e noci.
Le mandorle sono ricche di vitamina B ed E, che stimolano il sistema
immunitario, mentre noci e pistacchi aiutano a mantenere bassa la pressione
sanguigna.
Tacchino.
Il tacchino contiene un amminoacido chiamato L-triptofano. Questo aminoacido
stimola il rilascio di serotonina, proteina del buon umore. Questo è il motivo
per il quale molte persone che mangiano tacchino si sentono rilassati, o
addirittura stanchi, dopo aver mangiato del tacchino. L-triptofano ha un
documentato effetto calmante.
Spinaci.
Una carenza di magnesio può causare emicrania e un senso di stanchezza. Una
tazza di spinaci fornisce il 40 per cento del fabbisogno giornaliero di
magnesio.
Salmone.
Diete ad alto contenuto di acidi grassi omega-3 acidi grassi proteggono
contro le malattie del cuore. Uno studio pubblicato dalla rivista di
divulgazione scientifica Diabetes & Metabolism ha scoperto, inoltre, che
gli omega-3 tengono alla larga gli ormoni dello stress, ostacolando il picco di
cortisolo e adrenalina.
Avocado.
I grassi monoinsaturi e il potassio contenuti nell’avocado aiutano a
mantenere la pressione sanguigna più bassa. Gli studiosi del National Heart,
Lung, and Blood Institute affermano che uno dei modi migliori per abbassare la
pressione sanguigna è consumare una quantità sufficiente di potassio (avocado,
banane…)
Verdura a foglia verde.
Broccoli, cavoli e altre verdure a foglia verde scuro sono ricchissime di
vitamine che aiutano a sostenere il nostro corpi nei momenti di stress.
Altri suggerimenti contro lo stress:
Esercizio regolare
Bevande energizzanti
(succhi di frutta, spremute) al mattino
Piccoli pasti durante la
giornata, che manterranno stabile il livello di zucchero nel sangue.
Infatti, quando lo zucchero nel sangue è basso, diminuisce l’energia e
aumenta di conseguenza lo stress mentale, fisico ed emotivo
[Fonte: Health.com]

domenica 11 marzo 2012

CIOCCOLATO CHE PASSIONE! LE ULTIME NEWS!

Non c'è cosa più squisita e tentatrice
del cioccolato. Se ne può gustare un
pezzetto, assaporandolo, o mangiarne a sazietà: il cioccolato è
puro piacere, qualcosa di voluttuoso e irresistibile, un dono
degli dei, Per un goloso, farne a meno è quasi impossibile.
Intervista a Mauro Serafini"esperto del
fondente" La ricerca sul potere antiossidante (la capacità di
proteggere le cellule e i tessuti da agenti dannosi) del cioccolato, ha portato
Mauro Serafini e gli studiosi dell'Istituto Nazionale di Ricerca per gli
Alimenti e la Nutrizione
a una scoperta che nobilita il fondente. Infatti nel cioccolato al latte le
molecole “buone” sarebbero inibite proprio dalla presenza del latte. Ecco cosa
ha detto il Dottor Serafini. Da dove comincia uno studio sulle proprietà
nutrizionali del cioccolato? Il cioccolato contiene cacao, che è ricco di una classe di composti i
flavonoidi, che recentemente sono saliti alla ribalta delle cronache
scientifiche per le loro proprietà antiossidanti, cioè in grado di neutralizzare
i radicali liberi in eccesso. Volevamo quindi investigare sulle proprietà antiossidanti del
cioccolato sia nero sia al latte. In che modo fa bene il cioccolato fondente?
E' in grado di fornire al nostro organismo molecole antiossidanti che aiutano a
combattere i radicali liberi, ma attenzione il cioccolato contiene anche grassi
saturi quindi non bisogna eccedere nel consumo. Bisogna poi tenere a mente che
il cioccolato non può sostituire alimenti come la frutta e la verdura, che
contengono non solo antiossidanti ma anche fibra e vitamine. Nello studio si parla di epicatechina, di che si tratta?
L'epicatechina è una molecola che appartiene alla classe dei flavonoidi (la
ritroviamo anche nel tè), che agisce come antiossidante e ci sono evidenze che
suggeriscono un suo ruolo come antitrombotico. Dalla ricerca il cioccolato al latte e il latte e cioccolato non
risultano buoni quanto il cioccolato fondente, perché? L'aggiunta di latte al
cioccolato riduce l'assorbimento degli antiossidanti del cacao e di conseguenza
inibisce fortemente le sue proprietà di combattere i radicali liberi. Questo è
l'aspetto innovativo della nostra ricerca, perché potrebbe essere importante
non solo cosa si mangia ma anche l'associazione tra gli alimenti durante il
pasto, che potrebbe modificare sostanzialmente le proprietà antiossidanti dei
singoli alimenti. Tanti studi parlano del cioccolato come antidepressivo,
antitosse, anticarie... forse si vuole giustificare un peccato di gola? E'
possibile, diciamo che ci sono delle evidenze scientifiche a riguardo che
necessitano però di essere confermate nel futuro prossimo. Nella pratica
quanto cioccolato fondente conviene mangiare? Non possiamo fornire nessuna
raccomandazione nutrizionale a riguardo, almeno fino a quando non si otterrano
risultati scientifici piu numerosi. Volendo fare una battuta: ancora non
possiamo dire che un cioccolatino al giorno leva il medico di torno. Che
caratteristiche deve avere il cioccolato che scegliamo? Fermo restando che
rimane importante il gusto personale, dal punto di vista antiossidante maggiore
e il contenuto di cacao maggiore e il potenziale antiossidante del
cioccolato. Si possono ipotizzare terapie a base di questa dolce
"medicina"? Lo scopo terapeutico lo possiamo escludere, per quel che
riguarda l'effetto preventivo, come detto in precedenza abbiamo bisogno di
maggiori evidenze, ma in futuro potrebbe integrare l'apporto di antiossidanti
di una dieta bilanciata e ricca in alimenti di origine vegetale. Come
vengono scelte le cavie da sottoporre a questa "dura" prova? I
soggetti che sottoponiamo allo studio sono selezionati in base a criteri
rigorosi a seconda del tipo di studi. In questo caso le persone erano tutti non
fumatori, normolipidemici [né sottopeso né sovrappeso n.d.r.] e con un età
compresa tra 25 e 35 anni per ridurre la variabilità del campione.
Evidentemente devono essere persone serie e responsabili, che seguono alla
lettera le istruzioni che gli forniamo. Come premio per la loro disponibilità
le abbiamo omaggiate di una fornitura del cioccolato utilizzato nello studio.

RICETTA...TOFU CROCCANTE!!!!

INGREDIENTI: 50 GR TOFU, AGLIO ,SALVIA, ROSMARINO, 2 CUCCHIAI DI TAMARI 25 GR DI BURRO DI SOIA

PREPARAZIONE: riscaldate il forno a 190° e preparate il tofu tagliatoa fette.
sciogliete il burro di soia in una teglia e aggiungete il tamari. Disponete le fette di tofu nella teglia e cospargete con erbe e aglio tritati infornare e lasciare cuocere per 20 min.

IDEALE COME STUZZICHINO PER UN APERITIVO SALUTARE CON GLI AMICI!!!!

E' USCITO IL MIO ARTICOLO SU HOD ! L'ALIMENTAZIONE MODERNA!


lunedì 27 febbraio 2012

Alimenti ricchi di calcio per soddisfare il fabbisogno

Non solo i latticini contengono calcio, ci sono tanti altri alimenti – alcuni insospettabili – a essere ricchi di questo minerale, molto prezioso per la salute del corpo. Il calcio ha un ruolo fondamentale perché compone le nostre ossa e in parte anche i denti, ma serve anche per gestire l’impulso nervoso, mantenere normale la circolazione del sangue, l’attivazione enzimatica e tenere lontani i crampi.Rispetto alle necessità biologica di una persona, assumere calcio non è poi così semplice: pensate che solo il 40 percento circa del minerale presente nella dieta viene assorbito. Questa percentuale è soggettiva e dipende da alcuni fattori: ci sono elementi che favoriscono la biodiversità del calcio, come gli zuccheri e alcuni aminoacidi, ed elementi che la riducono come i fitati o i fosfati. E poi ovviamente c’è una motivazione fisiologica: non siamo tutti uguali.

Quanto calcio bisogna assumere quotidianamente?
La dose ovviamente dipende dall’età. Un bambino con massimo 10 anni deve avere una dose di massimo 150 mg di calcio. Tenete conto, proprio per quello che abbiamo detto prima, che la sua capacità di assorbimento è del 35 percento quindi deve consumarne il triplo per essere sicuro di prendere il quantitativo giusto (che equivale a 500 mg). Nella stessa ottica leggete anche i dati successivi. L’adolescente ha un fabbisogno di 1200 mg, l’uomo adulto 800 mg, una donna in gravidanza 1500 mg (perché bisogna considerare anche il feto), un anziano circa 1000 mg.
Alimenti che Contengono CalcioI valori sono riferiti a 100 grammi di prodotto:
Lievito per prodotti da forno 5876 mg
Pepe 437 mg
Basilico essiccato 2240 mg
Santoreggia 2132 mg
Maggiorana essiccata 1990 mg
Timo essiccato 1890 mg
Salvia fresca 1652 mg
Origano 1597 mg
Mandorle Secche 266 mg
Biscotti 179 mg
Sardine 382
Parmigiano Reggiano 1184 mg
Grana Padano 1165 mg
Pecorino 1064 mg
Groviera 1011 mg
Formaggio Feta Greca 493 mg
Riso e cereali 850 mg
Fior di latte 782 mg
Mozzarella 782 mg
Mozzarella di Bufala 961 mg
Cereali con mela e arancia 751 mg
Tofu 683 mg
Barretta cioccolato al latte (dietetica) 668 mg
Alga agar 625 mg

domenica 12 febbraio 2012

CARNEVALE E' ALLE PORTE? CHIACCHERE E TORTELLI "ALTERNATIVI" CON TRILOGIA!

LE CHIACCHIERE DI TRILOGIA!!!
Ingredienti (per 4 persone)

100 gr di farina di riso
100 gr farina di kamut
2 uova
20 gr di burro di soya/oppure olio d’oliva
1 cucchiaio di fruttosio
La scorza grattuggiata di 1/2 limone
1 pizzico di sale
Olio per friggere di semi di girasole
Zucchero a velo

Disponete la farina a
fontana sul tavolo e fateci un buco in mezzo, dove metterete le due uova, il
burro (previamente tolto dal frigorifero, dunque morbido), lo zucchero, il sale
e la scorza di limone. Impastate energicamente tutti gli ingredienti, e con
l'impasto formate una palla, che metterete a riposare in frigorifero per 10
minuti.
Riprendetela e stendetela con il mattarello fino a ricavare una sfoglia
il più possibile fine, dalla quale taglierete dei rettangoli di circa 10 x 15 cm. Con una rotella dentata praticate due aperture in ogni rettangolo, per il lungo. Mettete le chiacchiere a friggere in olio bollente finchè saranno dorate. Appoggiatele su carta assorbente e spolverizzatele con zucchero a velo.


TORTELLI DI TRILOGIA

Ingredienti (per 4 persone)

150 gr di farina DI KAMUT
50 gr di burro di soya /oppure olio d’oliva
1/2 litro di latte di riso o d’avena
4 uova
50 gr di zucchero di canna
10 gr di lievito in polvere
1 limone
1 bustina di Vanillina
1 cucchiaino di rum
Olio per friggere
Zucchero a velo

In una pentola mettete 1/2 litro d'acqua, il latte, lo zucchero, la Vanillina, il burro, il
lievito e la scorza del limone tagliata in una sola striscia. Quando bolle,
ritirate la pentola dal fuoco, togliete la scorza di limone e incorporate la
farina, mescolando energicamente per evitare che si formino grumi. Rimettete la
pentola sul fuoco e cuocete per una decina di minuti o fino a quando il
composto si staccherà dalle pareti della pentola, e risulterà liscio e
compatto.
Lasciate raffreddare e incorporate le uova e il rum.
Versate l'impasto a cucchiaiate nell'olio bollente, e quando i tortelli si saranno
gonfiati, metteteli su carta assorbente e cospargeteli di zucchero a velo.

RICETTINA DEL SABATO SERA! FRITTELLE DI LENTICCHIE!!!!

Le frittelle di lenticchie
Semplici ed originali. Le frittelle
di lenticchie possono essere un antipasto oppure uno spuntino!
Tempo di cottura: 15 minuti

Ingredienti
per 4 persone:
Olio di semi di arachidi per friggere
200 gr. di lenticchie tritate
1 peperoncino verde piccante
1 cucchiaino di paprika
2 bustine di zafferano
1 cipolla bianca
2 spicchi d’aglio
200 ml. di yogurt bianco di soia
1 uovo
Sale (meglio se marino)
In
una ciotola versate la farina di lenticchie alla quale unirete la cipolla e gli
spicchi d’aglio precedentemente frullati nel tritatutto , aggiungete poi lo
yogurt, l’uovo, la paprica ed il peperoncino verde tritato, lo zafferano ed il
sale. Mescolate il tutto fino a che non avrete la consistenza di una pastella (
se così non fosse aggiungete un pochino d’acqua all’impasto per renderlo più
liquido).
A questo punto portate a temperatura l’olio di semi di arachidi e con un
piccolo mestolo colatevi la pastella.
Recuperate le frittelle con una schiumarola e posatele su qualche foglio di
carta assorbente. Servitele calde!

LA FAME NERVOSA


La fame nervosa è una delle cause principali dei chili di troppo.

L’eating emozionale, così come la chiamano gli esperti, porta a mescolare le emozioni con l’assunzione di cibo, usandolo per affrontare le situazioni e le emozioni che viviamo ogni giorno.

Seguire uno schema alimentare equilibrato e sano non fa ingrassare, e per perdere peso
spesso basta evitare di mangiare fuori orario spuntini ipercalorici.

Ma ecco di seguito alcuni consigli utili per resistere alle tentazioni della fame o almeno per provare a cedere senza nuocere eccessivamente al peso e alla salute.


1 RIEQUIIBRARE LO SCHEMA ALIMENTARE
Spesso la fame eccessiva nasce da un’alimentazione non corretta, perché troppo ricca di zuccheri raffinati,grassi saturi ecc., oppure a errate associazioni alimentari,scarsa assunzione di acqua e di fibre e distribuzione non equilibrata dei pasti nel corso della giornata.

Un’alimentazione di questo tipo può provocare continui picchi alti di
zuccheri nel sangue e di neurotrasmettitori “del buonumore”, quali endorfine e
serotonina, a cui seguono altrettante cadute di questi valori , che producono
una fame “falsa” spingendo nuovamente alla ricerca di cibo, finendo col creare
un vero e proprio circolo vizioso. Per tanto risulta importante seguire uno schema alimentare equilibrato.

Ma per iniziare ecco due regole fondamentali:


o Consumare cibi ad alto contenuto di fibre (cereali,
legumi, verdure e frutta), questi aiutano a normalizzare la peristalsi
intestinale e aumentano il senso di sazietà, migliorano la flora batterica
intestinale e riducono l’assorbimento dei grassi;


o Non saltare mai gli spuntini a metà mattina e metà pomeriggio…un frutto, una
macedonia, uno yogurt magro aiuteranno ad arrivare a tavola con meno
appetito!!!

2 E SE ARRIVA LA VOGLIA DI QUALCHE GOLOSITA’…
Con la fame nervosa, spesso non basta riequilibrare lo schema alimentare,
perché arriveranno comunque i desideri alimentari ed il bisogno di cedere alle
tentazioni. Bene ciò che importa è prendere coscienza di questo vissuto e per
farlo nel modo migliore si consiglia di prendere un quaderno dove annotare ciò che si prova nel momento in cui si desidera un determinato cibo , qual è la motivazione che ci ha portato a mangiare, quali sono i pensieri, le emozioni che si hanno in quel momento o che cosa è accaduto per sentirsi così (diario alimentare).
Nel frattempo ecco alcuni sostituti poco calorici per calmare la voglia di…


o Biscotti: possono essere sostituite con tre biscotti di farro o kamut a 80
Kcal (20g) contro le 150 di 3 biscotti;


o Cioccolato: sostituirlo con un bel bicchiere di latte magro (di soya ,oppure
d’avena) con un cucchiaio di cacao amaro (70kcal) contro una tavoletta di
cioccolato al latte che apporta oltre 500 kcal;


o Pizza: due gallette di farro condite con origano e salsa di pomodoro fanno
risparmiare circa 250 kcal rispetto a una fetta di pizza;


o Gelato: preferire lo yogurt greco 0% grassi con miele e cacao o frutta per
circa 60 kcal per una ciotola contro le oltre 200 del gelato;


o Pistacchi salati, arachidi e patatine: una o due gallette di riso condite con
capperi tritati e un’acciuga sott’olio…si risparmiano fino a 300 kcal.


E se già si pensa di non riuscire a sostituirli…


Beh a questo punto non resta che concedersi almeno due morsi del proprio dolce
preferito, o pizza o focaccia, e provare ad assaporarli molto lentamente.

E’ importante ricordare che i primi due morsi di qualsiasi alimento hanno sempre
più sapore. Se si è appena mangiato qualcosa di dolce , per frenare la voglia di
mangiarne dell’altro, bisogna ingerire qualcosa di completamente opposto, come
ad esempio una fetta di limone. Per smorzare la voglia di cibi salati può andar
bene una caramella alla menta.


Per finire bisogna ricordare che mangiare non è illegale, bisogna imparare a
mangiare in modo sano e se ci si accorge di avere difficoltà nel farlo è
consigliabile affidarsi a degli esperti che sapranno orientarti per ritrovare
un migliore equilibrio psico-fisico.

DA DOVE INIZIARE? CONTATTATEMI E I RISULTATI SARANNO SICURI MA SOPRATTUTTO DSEFINITIVI!!!!!!!!!!!!!

COME VIVERE 100 ANNI!!!!!!!!!!!!!

Come vivere 100 anni?

Eliminando o riducendo al minimo il consumo di zucchero: sono giunti a
questa conclusione ricercatori dell’Università di San Francisco che hanno
eseguito tutta una serie di esperimenti sui vermi C. Elegans, una
specie di vermi che condivide con il genere umano una serie di geni e
alcuni meccanismi biologici alla base della longevità.


Gli studiosi hanno aggiunto alla normale dieta di queste cavie un 2% di
zucchero ogni giorno: la vita delle cavie si è accorciata in media di un 20% rispetto
ai controlli.


L’iperglicemia ovvero l’eccesso di zucchero nel sangue è una condizione che è preludio ed è
alla base di patologie come il

diabete e l’obesità.

Da questo studio è emerso come sembra esserci uno stretto rapporto fra consumo
di zucchero e durata della vita.
Per vivere più a lungo, dunque, sembra importante dolcificare le bevande il
meno possibile, soprattutto il te e il caffè durante le pause di lavoro.

Se il sapore di queste bevande risulta insopportabile senza zucchero meglio
dolcificare con un cucchiaino di miele.
Bisogna tener presente che non vi è alcuna differenza sostanziale fra lo
zucchero bianco e lo zucchero di canna che quindi sono ugualmente dannosi.
Sarebbe buona norma consumare regolarmente cibi integrali,
fatti con carboidrati non raffinati per la cui assunzione non si registra
picco glicemico.


Attenzione infine, a non abusare di succhi di frutta e bevande dolcificate che
poiché contengono grandi quantità di zuccheri non solo accorciano la vita, ma
da più parti vengono accusate di essere responsabili di sovrappeso e obesità
anche e soprattutto in età infantile.

I DIECI CIBI BRUCIAGRASSO

In America li chiamano Power Food, e chi ne sta già facendo scorta assicura:
più ne mangi, e più sarai in grado di far salire i muscoli e scendere il
grasso.

Preparatevi a prendere nota: questi dieci cibi vi stupiranno.

Mandorle e frutta secca
Superpotere: accrescono
la massa muscolare, prevengono la fame nervosaIngredienti top:
proteine, grassi monoinsaturi, vitamina E, folato, fibre, magnesio,
fosforoDa mangiare con: semi di zucca, semi di girasole,
avocadoCombattono anche: obesità, malattie cardiache, tumori

Fagioli e altri legumi
Superpotere:
accrescono la massa muscolare, aiutano a bruciare i grassi, regolano la
digestioneIngredienti top: fibre, proteine, ferro, folatoDa
mangiare con: cereali integrali, germogli di soiaCombattono
anche: obesità, ipertensione

Spinaci e verdura a foglia verde
Superpotere: neutralizzano i radicali liberi
responsabili dei processi di invecchiamentoIngredienti top: vitamine
A, C, K; folato, betacarotene, fibre, calcio e magnesioDa mangiare
con: cavolo, cavolfiore, broccoli, asparagi, peperoni,
pomodori,Combattono anche: obesità, infarto, osteoporosi

Farina d’avena istantanea Superpotere:
fornisce energia e potenza sessuale, riduce il colesterolo,
regola la glicemiaIngredienti top: carboidrati complessi e
fibreDa mangiare con: frutti di bosco freschiCombatte
anche: obesità, diabete, malattie cardiache

Uova
Superpotere: bruciano i grassi in eccesso, potenziano i
muscoliIngredienti top: proteine, vitamine A e B12Da mangiare
con: asparagi, zucchine, pomodori,Combattono anche: obesità

Tacchino
Superpotere: favorisce la
“costruzione” dei muscoli, potenzia il sistema immunitarioIngredienti
top: proteine, ferro, zinco, creatina, vitamine B6 e B12, fosforo, potassio
Da mangiare con: insalata mista, carote, finocchiCombatte
anche: obesità, depressione, calo delle funzioni cognitive e della memoria

Olio d’oliva
Superpotere: riduce il
colesterolo, protegge l’organismo dalle malattieIngredienti top:
grassi monoinsaturi, vitamina EDa mangiare con: carpaccio di bresaola
e verdure alla grigliaCombatte anche: obesità, ipertensione, infarto

Cereali integrali
Superpotere: prevengono
l’accumulo di grasso visceraleIngredienti top: fibre, proteine,
tiamina, riboflavina, niacina, vitamina E, calcio, magnesio, zincoDa
mangiare con: legumi freschiCombattono anche: obesità, sindrome
metabolica

Spezie
Superpotere: stimolano il
metabolismo,
eliminano il gonfiore, riducono l’utilizzo di condimentiIngredienti
top: capsaicina, lecitina, aminoacidi

Sali mineraliDa mangiare
con: qualsiasi alimentoCombattono anche: stitichezza

martedì 24 gennaio 2012

ARGOMENTI TRATTATI A RADIO REPORTER TUTTI I LUNEDI DALLE 11.00 ALL 12.00 LA NUTRIZIONISTA RISPONDE

Dimagrire
dopo le feste, le diete da NON fare assolutamente


Tra i buoni propositi dell’anno nuovo, in
cima alla lista dei più gettonati, c’è, senza alcun’ombra di dubbio, quello di dimagrire! Le diete, di certo,
non mancano, anzi, alcune poi, sono salite agli onori della cronaca grazie a
personaggi famosi, basti pensare alla Dieta Dukan, resa celebre da Kate
Midlleton.
Tuttavia, nel mare magnum delle diete dimagranti,
ce ne sono tante, che potremmo definire senza troppa difficoltà, assolutamente
inimitabili, se non a scapito della salute, si intende.

La British Dietetic Association, infatti, ha
recentemente pubblicato la classifica delle 5 diete da non fare nel 2012 perché
pericolose e controproducenti per la linea.
Lista delle 5 diete da Non fare
La dieta degli omogeneizzati: questa dieta, come suggerisce anche il nome,
si fonda sul consumo di alimenti per bambini ad alto valore proteico e a
basso contenuto calorico, cioè, pappe, omogeneizzati,
passati di verdure, ecc. Chi l’ha resa famosa? Tra gli altri vip, Lady
Gaga, Jennifer Aniston e Gwyneth Paltrow!
Il crudismo: si tratta di un’altra dieta del tutto
sballata, priva di molti alimenti essenziali che possono essere consumati
solamente previa cottura, vale a dire carne, pasta, pesce,
ecc.
La dieta
del gruppo sanguigno
: questo particolare regime dimagrante,
messo a punto da un naturopata americano, si basa sulla convinzione che il
gruppo sanguigno d’appartenenza sia fondamentale per l’impostazione di una
dieta corretta. Secondo la BDA si tratterebbe di pura pseudoscienza, hic e
nunc!
Alcoressia/Drunkoressia:
più che di un regime dietetico, si tratta di un disturbo del comportamento
alimentare, per indicare quella tendenza, in voga
soprattutto tra le adolescenti, a mangiare poco per assumere molti
alcolici. Sarebbe una variante dell’anoressia, con la differenza che chi
la mette in pratica rinuncia deliberatamente al cibo per poter bere più alcolici
senza ingrassare.
Dieta Dukan: è certamente la dieta più cercata su Google
del 2011, resa famosa da Kate Middleton. Divisa in 4 fasi, rientra a pieno
titolo tra i regimi proteici, e come tali può creare gravi carenze alimentari.
Cosa fare, allora, per perdere peso? Il
buon senso, è certamente la prima arma. Escludete le diete troppo drastiche,
adottate razioni più piccole di cibo e rivolgetevi ad un NUTRIZIONISTA esperto che possa aiutarvi a scegliere il
regime dietetico più giusto per voi.


Dimagrire
dopo le feste evitando gli alimenti che fanno aumentare l’appetito
Quali
sono questi cibi? Le patatine,
per esempio, sono letali. Avete mai notato quanto è facile continuare a
ingoiarne. La stessa cosa vale un po’ per tutti i cibi
spazzatura
, come le merendine,
i salatini, ma anche i cracker, i grissini,
i biscotti o la famosa crema al cioccolato.
Per mettersi a dieta è necessario eliminare questi prodotti che in qualche modo
inducono ad accumulare solo calorie vuote. Bisogna
poi fare attenzione anche ad alcuni alimenti, considerati dietetici, che
consumati in quantità possono invece far ingrassare.
Tra
questi c’è lo yogurt light, che spesso è aromatizzato con
ingredienti artificiali che inducono la produzione di succhi gastrici. Molto
meglio mangiare uno yogurt naturale con un
po’ di frutta. No all’insalata verde con poco
condimento come unico alimento del pasto, perché ha un potere saziante
limitato: meglio aggiungere sempre delle proteine ed evitare di
pasticciare dopo qualche ora per la fame. Bocciati anche i surgelati light per
evitare di cucinare: di solito contengono la metà delle calorie di cui il corpo ha
bisogno e non saziano. Meglio il pollo arrosto
della rosticceria con un po’ di verdura.
Infine,
anche i cereali soffiati con il latte scremato
possono essere controproducenti. Attenzione, non fanno male, ma non sono
sazianti e non possono sostituirsi a un pasto. Chewing gum
e soda, invece, stimolano l’appetito. Si
possono però sostituire con bastoncini di liquirizia e una tisana.

Depurare
il fegato dopo le feste con erbe, spezie e ortaggi



Trascorse le feste, depurare il fegato è quasi un
imperativo! Si tratta, infatti, di un organo molto delicato, che risente degli eccessi
alimentari. Fortunatamente, i rimedi non mancano, dalle erbe
alle spezie disintossicanti, passando per gli ortaggi
da portare in tavola, che ci aiutano a fare piazza pulita delle scorie
accumulate tra Natale e Capodanno.
Erbe per depurare il fegato dopo le feste

Cardo Mariano:
è una pianta tipica delle zone mediterranee, le cui virtù terapeutiche
sono note sin dall’antichità. Dai fiori e dai suoi semi si ottiene un gruppo
di sostanze che esercitano un’azione epatoprotettiva. E’
indicato in caso di problemi digestivi che dipendono dal
fegato, nei dolori intestinali e nelle dispepsie.
Generalmente, si utilizza l’estratto secco titolato in silimarina minimo
all’1%. Se ne assumono 600-1200 mg al giorno suddivisi in due
somministrazione lontane dai pasti.
Rosmarino:
è una delle piante aromatiche più antiche dalla spiccata azione
depurativa ed epatoprotettiva. Il rimedio più semplice è la
tisana, preparata con una manciata di rosmarino fresco. Va bevuta a fine
pasto.
Genziana:
possiede proprietà digestive e depurative, ma è in grado
di stimolare il sistema immunitario. Dalla radice, infatti, si ottengono
sostanze particolarmente amare che agiscono a livello digestivo. E’ particolarmente
indicata in caso di anoressia o dispepsia atonica, sia gastrica che
intestinale. Per preparare l’infuso, mettere in 1 litro di acqua 25-30 g di radice tritata,
fate bollire per alcuni minuti e lasciare in infusione per circa 8 ore.
Va bevuta una tazza prima dei pasti, soprattutto se abbondanti o ricchi
di grassi, poiché stimola la produzione dei succhi gastrici e quella
intestinale.

Spezie per depurare il fegato dopo le feste
Curcuma:
utilizzata in India da almeno 5 mila anni come disintossicante
dell’organismo, in particolare del fegato, e come antinfiammatorio.
Zenzero:
è una pianta di cui si utilizzano le radici fresche o essiccate. Ottimo in
cucina, migliora la digestione di carboidrati e proteine,
e le funzioni dei processi metabolici. Inoltre, elimina i gas intestinali
ed è indicato per il ripristino della flora batterica intestinale. E’
consigliato anche in caso di colite, stitichezza e diarrea.
Aneto:
favorisce la secrezione del succo gastrico e facilita i processi
digestivi. Accanto alle proprietà spasmolitiche sono presenti
quelle battericide che ne fanno un buon rimedio per combattere i processi
fermentativi a carico dell’apparato digerente: come carminativo ed
antimeteorico può essere, pertanto, impiegato nel trattamento delle
dispepsie e del colon irritabile.
Ortaggi per depurare il fegato dopo le feste
Carciofo:
è fra le piante più utili e salutari per il nostro organismo. I principi
attivi del carciofo sono contenuti nelle foglie, e tra questi il più
interessante è la cinarina. Ha una spiccata azione
diuretica grazie ai composti flavonici e ai sali minerali, in
particolare potassio
e magnesio. Il carciofo, inoltre, influisce sul ricambio del colesterolo e
dei trigliceridi, aiutando a mantenerne bassi i livelli a tutto vantaggio
dell’apparato cardiovascolare.
Asparagi:
ricchi di fibre e vitamine, nonché di sali minerali, hanno un notevole
effetto diuretico grazie al rapporto potassio/azoto molto elevato
e alla presenza dell’asparagina, responsabile anche del forte odore che li
caratterizza. Inoltre, riducendo il ristagno dei liquidi, favorisce
l’eliminazione della cellulite. Non è indicato per chi soffre di
insufficienza renale.
Cicoria:
come la gran parte delle verdure amare, è depurativa,
digestiva, diuretica, coleretica, ed è adatta anche per chi soffre di
insufficienza biliare e atonia gastrica e intestinale. Contiene numerose
sostanze come l’inulina, la cicorina, mucillagini, resine, oli essenziali
e pectine. Le sue foglie mangiate crude ad insalata o appena sbollentate
sono ottime come stimolante dell’intestino, del fegato e dei reni. Il
decotto della pianta intera è ottimo nel caso di inapettenza e
costipazione dovuta a problemi di fegato. Le radici sono usate in caso di
insufficienza biliare ed iperglicemia.

Ancora benefici dalle spezie: la curcuma
proteggerebbe il fegato

Torniamo a parlare degli effetti benefici che
hanno le spezie
sul nostro organismo; sotto la lente di ingrandimento oggi c’è la curcuma,
e in particolare la sostanza che contiene, ovvero la curcumina.
Da sempre considerata un toccasana dalla medicina ayurvedica, questa
spezia è stata anche oggetto di studio scientifico grazie al progetto di un
gruppo di ricercatori austriaci della Facoltà di Medicina dell’Università
di Graz.
Lo studio, coordinato dal Dottor Michael
Trauner, professore di medicina interna, e pubblicato sulla rivista
scientifica “Gut” è stato condotto su un gruppo di topo geneticamente
modificati per sviluppare un’infiammazione del fegato di tipo cronico. I
roditori sono stati divisi in due gruppi: al primo gruppo è stata aggiunta alla
dieta della curcumina, mentre il secondo gruppo ha seguito una dieta
normale, ovvero senza integrazioni. Il test è stato condotto per dodici
settimane al termine delle quali gli specialisti hanno potuto costatare come nei
topi a cui era stata data la curcumina si erano ridotte le cicatrici sulla
superficie del fegato e i danni alle cellule, mentre tale
miglioramento non si era registrato nei topi che avevano seguito una dieta
normale.
A commento dei risultati del test, il dottor
Trauner ha dichiarato:
Bersagliare queste vie può essere un promettente
approccio terapeutico perché si può supporre che l’intervento della curcumina
abbia effetto sulle vie di comunicazione chimica nel processo infiammatorio. Da
questa constatazione si possono aprire allentanti nuove strade per la
produzione di un farmaco per il fegato

domenica 15 gennaio 2012

Due recenti studi, pubblicati su riviste scientifiche internazionali, hanno investigato la relazione tra consumo di carne e danni ai reni, in particolare nei casi di malattia renale cronica e di cancro renale.

ECCO una descrizione discorsiva di questi studi a cura del PCRM (il Comitato di Medici per una Medicina Responsabile, USA)

Studio n. 1: Confronto tra le fonti proteiche vegetali e animali nella dieta nell'omeostasi del fosforo nella malattia renale cronica.COMMENTO:Questo nuovo studio suggerisce che seguire una dieta vegetariana può aiutare i pazienti con insufficienza renale cronica (IRC) di grado avanzato ad evitare l'aumento dei livelli ematici di fosforo.

I pazienti che soffrono di IRC devono limitare l'assunzione di fosforo nella dieta, dato che alti livelli di questo minerale possono causare danni cardiaci e morte.Mentre le linee guida raccomandano una dieta con bassi livelli di fosforo per i pazienti con IRC, il contenuto in fosforo non ` riportato sulle etichette nutrizionali dei prodotti.Sharon Moe (della Indiana University School of Medicine e Roudebush Veterans' Affairs Medical Center) e i suoi colleghi hanno studiato gli effetti di una dieta vegetariana e di una a base di carne sui livelli di fosforo in 9 pazienti con IRC.I pazienti hanno seguito una dieta vegetariana e una a base di carne per una settimana ciascuna, intervallate da un periodo di 2-4 settimane. Alla fine di ciascuna delle due settimane di dieta, sono stati eseguiti esami del sangue e delle urine.Nonostante i livelli di proteine e di fosforo delle due diete fossero sovrapponibili, i pazienti mostravano minori livelli di fosforo nel sangue e minori tracce di fosforo nelle urine dopo la settimana di dieta vegetariana rispetto a quella carnivora.Gli autori pertanto concludono che la fonte di proteine nella dieta ha un effetto significativo nel condizionare i livelli ematici di fosforo in pazienti con IRC.

Studio n. 2:

Consumo di carne rossa collegato al cancro renale

COMMENTO:Il rischio di cancro al rene è aumentato con il consumo di carne rossa e di cibi grigliati o fritti, secondo uno studio pubblicato dall'American Journal of Clinical Nutrition.

I ricercatori hanno esaminato circa mezzo milione tra uomini e donne, nello studio "NIH-AARP Diet and Health Study". Quelli che mangiavano più carne rossa, circa 120 grammi al giorno (che corrisponde a un hamburger di grandezza media), avevano un rischio di cancro più elevato

Abstract originale: BACKGROUND: L'evidenza che le assunzioni di carne aumentino il rischio di tumore renale è ad oggi ancora non consistente

E' importante quindi considerare le sostanze mutagene presenti in seguito alla cottura-trasformazione della carne, e i diversi sottotipi di cellule neoplastiche renali.

OBIETTIVI: In un ampio studio di coorte condotto negli USA, è stata valutata prospetticamente la relazione tra assunzioni di carne e di composti in essa contenuti, e rischio di cancro renale, differenziando i diversi sottotipi cellulari (papillare e adenocarcinoma).

PROGETTO: I partecipanti allo studio (492.186) hanno completato un questionario dettagliato sulle abitudini dietetiche, che prevedeva anche l'inclusione, nel calcolo della composizione nutrizionale, di ferro eme, amine eterocicliche (HCA), idrocarburi policiclici aromatici (PAHs), nitrati e nitriti presenti nella carne cotta e trasformata. Dopo 9 anni di follow-up, sono stati identificati 1814 casi di tumore renale (498 adenocarcinoma e 115 papillare). HRs e 95% CIs sono stati valutati tra i quintili di assunzione superiore e inferiore, utilizzando l'analisi multivariata di Cox.RISULTATI: Più elevate assunzioni di carne rossa [62.7 g (quintile superiore) in confronto a 9.8 g (quintile inferiore) per 1000 kcal (mediana)] sono risultate associate a un modesto aumento del rischio cancro renale [del 19%: HR: 1.19; 95% CI: 1.01, 1.40; P-trend = 0.06] ma a un rischio doppio di cancro papillare [P-trend = 0.002]. L'assunzione di benzo(a)pyrene (BaP), un marker di PAHs, e di 2-amino-1-methyl-6-phenyl-imidazo[4,5-b]pyridine (PhIP), una HCA, e risultata associatai con un rischio significativamente elevato (20-30%) di cancro renale, che diventava il 200% quando riferito alla forma papillare. Non sono invece state osservate associazioni con l'adenocarcinoma.

CONCLUSIONI: L'assunzione di carne rossa può aumentare il rischio di cancro renale attraverso meccanismi dipendenti dalla formazione, in corso di cottura, di composti come BaP e PhIP. Questi risultati mostrano una forte associazione con la più rara variante papillare.Fonte:Am J Clin Nutr. 2012 Jan;95(1):155-62. Epub 2011 Dec 14., Large prospective investigation of meat intake, related mutagens, and risk of renal cell carcinoma., Daniel CR, Cross AJ, Graubard BI, Park Y, Ward MH, Rothman N, Hollenbeck AR, Chow WH, Sinha R. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22170360#

giovedì 12 gennaio 2012

Come smaltire i kili post feste Natalizie

Durante le feste, si sa, è normale mangiare un po’ di più e non c’è neanche niente di
male, a patto che questo “po’ di più” non diventi un’abbuffata che perdura per
tutto il periodo natalizio, quindi e’ ora di mettersi di impegno e iniziale il percorso di smaltimento!!!!!

Inutile salire sulla bilancia proprio oggi se ieri avete mangiato di tutto e di più,
inutile anche farsi prendere dai sensi di colpa e, soprattutto, inutile e dannoso saltare i pasti o digiunare fino alla prossima festa: ormai è andata e la cosa migliore è fare tesoro dell’”errore” e non ripeterlo durante le prossime feste o peggio ancora durante l’anno.
Per smaltire il pranzo, o la cena, di tutte queste feste, la prima cosa da fare è quella di “rimettersi in riga” nei giorni successivi: niente digiuno e salto dei pasti, ma neanche continuare ad abbuffarsi e a mangiare cibi e piatti eccessivamente calorici,piuttosto preferite frutta e verdura di stagione che vi aiuteranno a disintossicarvi.
In particolare, approfittate delle arance e dei mandarini, ricchi
di vitamina C, di potassio e con un modesto apporto calorico.
Anche mele e kiwi sono da includere nellla dieta: nella buccia della mela è contenuta la pectina in grado di agire sulla digestione e limitare l’assorbimento dei grassi, mentre i kiwi sono ricchi di potassio, fosforo e vitamina C. Via libera anche alle verdure, in particolar modo insalata, finocchi, carote, zucchine, radicchio, spinaci e cavolo, quest’ultimo essenziale per metabolizzare i grassi oltre ad essere ricco di sali minerali e vitamine.

Per quanto riguarda i pasti, non dimenticate comunque di fare un buona colazione a base di latte o yogurt scremato, preferisco di soya, e cereali integrali o frutta fresca: almeno per il momento evitate biscotti e cornetti; non saltate il pranzo, che dovrà
fornirvi le energie necessarie per il resto della giornata, piuttosto alleggerite la cena con porzioni poco abbondanti e con cibi ipocalorici; per gli spuntini puntate su frutta o yogurt magro.
Non dimenticate l’importanza di fare attività fisica, come del resto per restare in forma, è necessario svolgere una leggera ma costante attività fisica: basterà una camminata a passo sostenuto per mezz’ora al giorno per consumare le calorie in eccesso provocate dagli stravizi festivi a tavola e un’ora di nuoto o di palestra due volte alla settimana per tonificare i muscoli.
Quindi, piuttosto che seguire un dieta fai da te potrebbe essere utile anche seguire un percorso di educazione nutrizionale associando delle cure a base di tisane depurative


Tisana depurativa drenante da bere durante la giornata, mentre dopo i pasti suggerisco te verde e menta

Carciofo,cardo mariano, tarassaco, betulla, finocchio, coriandolo…..se non ci
sono problemi di pressione aggiungere della radice di liquirizia, oppure menta.
tot 100 gr

Il decalogo alimentare per eliminare gli stravizi natalizi!

Anche se sottrarsi alle meraviglie culinarie del Natale e' stato impossibile,ora e' arrivato il momento di darsi delle regole per evitare di prendere troppo peso e trasformare un piacere, in un’abitudine dannosa per la salute.
vorrei ricordare che la dieta degli italiani è sempre meno mediterranea,
Nonostante il recente riconoscimento Unesco, perché si consumano in media il
30% di grassi in più.
Sarebbe, invece, meglio favorire una dieta ricca di fibre, cerali e ovviamente fare un po’ di attività fisica.

Bisogna bere molta acqua.
E’ quindi importante non far mai mancare sulla tavola natalizia abbondanti caraffe di acqua, naturale o frizzante, mentre bisogna limitare il consumo di bibite e bevande alcoliche.
Preferire l’olio al burro, sia come condimento sia come base in cucina.
Evitare inoltre di soffriggere la cipolla o l’aglio.
Meglio farli imbiondire con solo un po’ di vino bianco
Le cotture sono molto importante: bisogna favorire quelle al vapore, alla piastra,alla griglia o al forno, evitando le fritture.
L’olio d’oliva, possibilmente extravergine, deve essere usato a crudo e dosato con il cucchiaio anziché versandolo direttamente dalla bottiglia.
Per limitare la quantità di olio necessaria, si possono utilizzare liberamente l’aceto (anche balsamico) o il limone.
Favorire il consumo di pesce a quello di carne.
Imparare a cucinare piatti a base di verdure, cereali e legumi.
Limitare il consumo di salumi, gli antipasti elaborati e i formaggi grassi.
Poco sale, sia per gli adulti sia per i giovane.
Per esaltare il gusto dei piatti, si possono usare le erbe aromatiche e le spezie.
La frutta deve sostituire il dolce, può andare bene anche il sorbetto a base d’acqua.
Fare sport almeno due volte la settimana e camminare dopo i pasti per favorire la digestione. Inoltre, cercare di muoversi di più. Ci vuole poco, basta non usare l’ascensore o ogni tanto
spostarsi a piedi.
Quindi e' ora di non perdere tempo ed iniziare a mettersi di impegno...in previsione della "PROVA COSTUME" pensiamoci in tempo , dopo tutto 3-4 mesi passano in fretta, ed ora abbiamo tutta la calma ed il tempo necessario per intraprendere questo percorso!!!!