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martedì 24 gennaio 2012

ARGOMENTI TRATTATI A RADIO REPORTER TUTTI I LUNEDI DALLE 11.00 ALL 12.00 LA NUTRIZIONISTA RISPONDE

Dimagrire
dopo le feste, le diete da NON fare assolutamente


Tra i buoni propositi dell’anno nuovo, in
cima alla lista dei più gettonati, c’è, senza alcun’ombra di dubbio, quello di dimagrire! Le diete, di certo,
non mancano, anzi, alcune poi, sono salite agli onori della cronaca grazie a
personaggi famosi, basti pensare alla Dieta Dukan, resa celebre da Kate
Midlleton.
Tuttavia, nel mare magnum delle diete dimagranti,
ce ne sono tante, che potremmo definire senza troppa difficoltà, assolutamente
inimitabili, se non a scapito della salute, si intende.

La British Dietetic Association, infatti, ha
recentemente pubblicato la classifica delle 5 diete da non fare nel 2012 perché
pericolose e controproducenti per la linea.
Lista delle 5 diete da Non fare
La dieta degli omogeneizzati: questa dieta, come suggerisce anche il nome,
si fonda sul consumo di alimenti per bambini ad alto valore proteico e a
basso contenuto calorico, cioè, pappe, omogeneizzati,
passati di verdure, ecc. Chi l’ha resa famosa? Tra gli altri vip, Lady
Gaga, Jennifer Aniston e Gwyneth Paltrow!
Il crudismo: si tratta di un’altra dieta del tutto
sballata, priva di molti alimenti essenziali che possono essere consumati
solamente previa cottura, vale a dire carne, pasta, pesce,
ecc.
La dieta
del gruppo sanguigno
: questo particolare regime dimagrante,
messo a punto da un naturopata americano, si basa sulla convinzione che il
gruppo sanguigno d’appartenenza sia fondamentale per l’impostazione di una
dieta corretta. Secondo la BDA si tratterebbe di pura pseudoscienza, hic e
nunc!
Alcoressia/Drunkoressia:
più che di un regime dietetico, si tratta di un disturbo del comportamento
alimentare, per indicare quella tendenza, in voga
soprattutto tra le adolescenti, a mangiare poco per assumere molti
alcolici. Sarebbe una variante dell’anoressia, con la differenza che chi
la mette in pratica rinuncia deliberatamente al cibo per poter bere più alcolici
senza ingrassare.
Dieta Dukan: è certamente la dieta più cercata su Google
del 2011, resa famosa da Kate Middleton. Divisa in 4 fasi, rientra a pieno
titolo tra i regimi proteici, e come tali può creare gravi carenze alimentari.
Cosa fare, allora, per perdere peso? Il
buon senso, è certamente la prima arma. Escludete le diete troppo drastiche,
adottate razioni più piccole di cibo e rivolgetevi ad un NUTRIZIONISTA esperto che possa aiutarvi a scegliere il
regime dietetico più giusto per voi.


Dimagrire
dopo le feste evitando gli alimenti che fanno aumentare l’appetito
Quali
sono questi cibi? Le patatine,
per esempio, sono letali. Avete mai notato quanto è facile continuare a
ingoiarne. La stessa cosa vale un po’ per tutti i cibi
spazzatura
, come le merendine,
i salatini, ma anche i cracker, i grissini,
i biscotti o la famosa crema al cioccolato.
Per mettersi a dieta è necessario eliminare questi prodotti che in qualche modo
inducono ad accumulare solo calorie vuote. Bisogna
poi fare attenzione anche ad alcuni alimenti, considerati dietetici, che
consumati in quantità possono invece far ingrassare.
Tra
questi c’è lo yogurt light, che spesso è aromatizzato con
ingredienti artificiali che inducono la produzione di succhi gastrici. Molto
meglio mangiare uno yogurt naturale con un
po’ di frutta. No all’insalata verde con poco
condimento come unico alimento del pasto, perché ha un potere saziante
limitato: meglio aggiungere sempre delle proteine ed evitare di
pasticciare dopo qualche ora per la fame. Bocciati anche i surgelati light per
evitare di cucinare: di solito contengono la metà delle calorie di cui il corpo ha
bisogno e non saziano. Meglio il pollo arrosto
della rosticceria con un po’ di verdura.
Infine,
anche i cereali soffiati con il latte scremato
possono essere controproducenti. Attenzione, non fanno male, ma non sono
sazianti e non possono sostituirsi a un pasto. Chewing gum
e soda, invece, stimolano l’appetito. Si
possono però sostituire con bastoncini di liquirizia e una tisana.

Depurare
il fegato dopo le feste con erbe, spezie e ortaggi



Trascorse le feste, depurare il fegato è quasi un
imperativo! Si tratta, infatti, di un organo molto delicato, che risente degli eccessi
alimentari. Fortunatamente, i rimedi non mancano, dalle erbe
alle spezie disintossicanti, passando per gli ortaggi
da portare in tavola, che ci aiutano a fare piazza pulita delle scorie
accumulate tra Natale e Capodanno.
Erbe per depurare il fegato dopo le feste

Cardo Mariano:
è una pianta tipica delle zone mediterranee, le cui virtù terapeutiche
sono note sin dall’antichità. Dai fiori e dai suoi semi si ottiene un gruppo
di sostanze che esercitano un’azione epatoprotettiva. E’
indicato in caso di problemi digestivi che dipendono dal
fegato, nei dolori intestinali e nelle dispepsie.
Generalmente, si utilizza l’estratto secco titolato in silimarina minimo
all’1%. Se ne assumono 600-1200 mg al giorno suddivisi in due
somministrazione lontane dai pasti.
Rosmarino:
è una delle piante aromatiche più antiche dalla spiccata azione
depurativa ed epatoprotettiva. Il rimedio più semplice è la
tisana, preparata con una manciata di rosmarino fresco. Va bevuta a fine
pasto.
Genziana:
possiede proprietà digestive e depurative, ma è in grado
di stimolare il sistema immunitario. Dalla radice, infatti, si ottengono
sostanze particolarmente amare che agiscono a livello digestivo. E’ particolarmente
indicata in caso di anoressia o dispepsia atonica, sia gastrica che
intestinale. Per preparare l’infuso, mettere in 1 litro di acqua 25-30 g di radice tritata,
fate bollire per alcuni minuti e lasciare in infusione per circa 8 ore.
Va bevuta una tazza prima dei pasti, soprattutto se abbondanti o ricchi
di grassi, poiché stimola la produzione dei succhi gastrici e quella
intestinale.

Spezie per depurare il fegato dopo le feste
Curcuma:
utilizzata in India da almeno 5 mila anni come disintossicante
dell’organismo, in particolare del fegato, e come antinfiammatorio.
Zenzero:
è una pianta di cui si utilizzano le radici fresche o essiccate. Ottimo in
cucina, migliora la digestione di carboidrati e proteine,
e le funzioni dei processi metabolici. Inoltre, elimina i gas intestinali
ed è indicato per il ripristino della flora batterica intestinale. E’
consigliato anche in caso di colite, stitichezza e diarrea.
Aneto:
favorisce la secrezione del succo gastrico e facilita i processi
digestivi. Accanto alle proprietà spasmolitiche sono presenti
quelle battericide che ne fanno un buon rimedio per combattere i processi
fermentativi a carico dell’apparato digerente: come carminativo ed
antimeteorico può essere, pertanto, impiegato nel trattamento delle
dispepsie e del colon irritabile.
Ortaggi per depurare il fegato dopo le feste
Carciofo:
è fra le piante più utili e salutari per il nostro organismo. I principi
attivi del carciofo sono contenuti nelle foglie, e tra questi il più
interessante è la cinarina. Ha una spiccata azione
diuretica grazie ai composti flavonici e ai sali minerali, in
particolare potassio
e magnesio. Il carciofo, inoltre, influisce sul ricambio del colesterolo e
dei trigliceridi, aiutando a mantenerne bassi i livelli a tutto vantaggio
dell’apparato cardiovascolare.
Asparagi:
ricchi di fibre e vitamine, nonché di sali minerali, hanno un notevole
effetto diuretico grazie al rapporto potassio/azoto molto elevato
e alla presenza dell’asparagina, responsabile anche del forte odore che li
caratterizza. Inoltre, riducendo il ristagno dei liquidi, favorisce
l’eliminazione della cellulite. Non è indicato per chi soffre di
insufficienza renale.
Cicoria:
come la gran parte delle verdure amare, è depurativa,
digestiva, diuretica, coleretica, ed è adatta anche per chi soffre di
insufficienza biliare e atonia gastrica e intestinale. Contiene numerose
sostanze come l’inulina, la cicorina, mucillagini, resine, oli essenziali
e pectine. Le sue foglie mangiate crude ad insalata o appena sbollentate
sono ottime come stimolante dell’intestino, del fegato e dei reni. Il
decotto della pianta intera è ottimo nel caso di inapettenza e
costipazione dovuta a problemi di fegato. Le radici sono usate in caso di
insufficienza biliare ed iperglicemia.

Ancora benefici dalle spezie: la curcuma
proteggerebbe il fegato

Torniamo a parlare degli effetti benefici che
hanno le spezie
sul nostro organismo; sotto la lente di ingrandimento oggi c’è la curcuma,
e in particolare la sostanza che contiene, ovvero la curcumina.
Da sempre considerata un toccasana dalla medicina ayurvedica, questa
spezia è stata anche oggetto di studio scientifico grazie al progetto di un
gruppo di ricercatori austriaci della Facoltà di Medicina dell’Università
di Graz.
Lo studio, coordinato dal Dottor Michael
Trauner, professore di medicina interna, e pubblicato sulla rivista
scientifica “Gut” è stato condotto su un gruppo di topo geneticamente
modificati per sviluppare un’infiammazione del fegato di tipo cronico. I
roditori sono stati divisi in due gruppi: al primo gruppo è stata aggiunta alla
dieta della curcumina, mentre il secondo gruppo ha seguito una dieta
normale, ovvero senza integrazioni. Il test è stato condotto per dodici
settimane al termine delle quali gli specialisti hanno potuto costatare come nei
topi a cui era stata data la curcumina si erano ridotte le cicatrici sulla
superficie del fegato e i danni alle cellule, mentre tale
miglioramento non si era registrato nei topi che avevano seguito una dieta
normale.
A commento dei risultati del test, il dottor
Trauner ha dichiarato:
Bersagliare queste vie può essere un promettente
approccio terapeutico perché si può supporre che l’intervento della curcumina
abbia effetto sulle vie di comunicazione chimica nel processo infiammatorio. Da
questa constatazione si possono aprire allentanti nuove strade per la
produzione di un farmaco per il fegato

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